I fondi europei per riqualificare il Padule di Scarlino
Il progetto per la riqualificazione del Padule, è iniziato nel 2018, quando le Bandite di Scarlino hanno presentato una richiesta di finanziamento al Gruppo di azione locale “Far Maremma” per accedere ai fondi messi a disposizione dal Piano di sviluppo rurale (Psr) della Regione Toscana ottenendo 110mila euro. I macro obiettivi del Psr toscano sono tre: stimolare la competitività del settore agricolo. Garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e l'azione per il clima. Realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e comunità rurali, compresi la creazione e il mantenimento di posti di lavoro. Queste le linee del Programma di sviluppo rurale 2014-2022 della Regione Toscana (versione 11.1) esteso a tutto il 2022, per l'impiego delle risorse del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale Feasr 2014-2022, previsti nel Regolamento UE 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio. Con il Psr 2014-2022 la Regione Toscana sostiene lo sviluppo delle aree rurali e il sistema agricolo regionale, attivando risorse pubbliche per oltre 1 miliardo e 246 milioni di euro destinati a incentivi economici e agevolazioni finanziarie.
Sono sei le priorità che l'Unione europea ha stabilito per la politica di sviluppo rurale:
- promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali
- potenziare in tutte le regioni la redditività delle aziende agricole e la competitività dell'agricoltura in tutte le sue forme e promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste
- promuovere l'organizzazione della filiera alimentare, comprese la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo
- preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura
- incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale
- adoperarsi per l'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali.
Il finanziamento ottenuto dalle Bandite di Scarlino ha previsto l’inserimento nell’oasi faunistica del Padule di 10 capi di vacche maremmane tra cui un toro, per far incrementare il numero degli animali nel corso degli anni. E così nell’area del Puntone da adesso è possibile rivedere il bestiame allo stato brado. Il contributo è stato utilizzato poi per la riqualificazione della passerella e del capanno danneggiati dalla piena del 2014, per la creazione della cartellonistica di ingresso alla zona e di percorsi tematici e aree di sosta, chioschi informativi e tematici. Inoltre è stata realizzata una stazione attrezzata per la mobilità dolce nei pressi del Museo di Portus Scabris (Puntone).
Dal 1990 il Padule è diventato un’oasi di protezione faunistica ed è quindi stata vietata anche ogni attività legata alla caccia: di conseguenza l’area si è inselvatichita e la cannuccia ha iniziato la sua colonizzazione a discapito di altri vegetali, danneggiandone la biodiversità. Il pascolo allo stato brado è il sistema migliore per tutelare questo tipo di ambienti, sia dal punto di vista ecologico che economico. La vacca maremmana è l’animale più adatto a sopportare le condizioni difficili della zona paludosa ed è quello che dà maggiori garanzie per la buona riuscita del progetto».