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Descrizione
L’Amministrazione comunale di Scarlino interviene in risposta a quanto dichiarato dai consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Paolo Raspanti e Letizia Canepuzzi, sulla convocazione d’urgenza del Consiglio comunale del 24 aprile e le successive istanze inviate alla Prefettura da parte dei gruppi consiliari di opposizione. Nel corso dell’ultima assise, martedì 14 maggio, la segreteria generale del Comune di Scarlino a fine seduta, ha spiegato che, a seguito della nota della Prefettura con cui si chiedeva all’ente comunale di modificare il regolamento del Consiglio comunale per rendere più chiara la parte dedicata alla convocazione di urgenza dei Consigli comunali, tale modifica, visto che questa legislatura sta per scadere, veniva rimandata alla prima riunione della nuova Amministrazione comunale, quindi dopo le elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno.
L’Amministrazione comunale non ha voluto evitare la discussione in merito al reale significato del regolamento riferito alle convocazioni d’urgenza anzi, seppur non fosse inserito all’ordine del giorno, l’argomento è stato comunque introdotto spontaneamente nelle comunicazioni finali. La Prefettura correttamente ha rappresentato come il problema sollevato dalle minoranze sia risolvibile attraverso la procedura di interpretazione autentica, una procedura riferita ad atti o provvedimenti o regolamenti dal contenuto poco chiaro o confuso, finalizzata alla chiarificazione dell’elemento dubbio. La procedura è di competenza dell’organo emanante il provvedimento originario. Va sottolineato che il regolamento del Consiglio comunale è stato approvato dalla precedente amministrazione, non da quella attualmente in carica. La Prefettura sottolineava questa necessità, dando per scontato che il testo in discussione non fosse chiaro e che quindi l’interpretazione data da questa amministrazione rispetto alla procedura da adottare, era un’interpretazione quantomeno plausibile e non stigmatizzabile. Se fosse stata infatti stigmatizzabile, la Prefettura non avrebbe chiesto un’interpretazione autentica, ma avrebbe chiesto di ritirare l’atto. Siccome l’interpretazione autentica è un provvedimento di competenza in questo caso consiliare ed essendo il Consiglio comunale ormai alla fine della legislatura, l’Amministrazione per assicurare il corretto esercizio democratico ha ritenuto di demandare alla prossima legislatura, l’interpretazione di un documento che diventerà strumento di utilizzo da parte appunto del prossimo Consiglio.
Ormai per questa Amministrazione l’utilizzo del regolamento riferito alle procedure d’urgenza non ha più ragione applicativa. Non è stato evitato il problema, ma è stato rimandato ai soggetti che dovranno utilizzare lo strumento così da permettere loro di darne una chiave di lettura che possa superare quegli elementi di dubbio o di scarsa semplicità interpretativa. Si deve anche dire che chi ha approvato il testo in discussione, quindi la precedente legislatura, commise su quel passaggio un errore, perché accumulando l’urgenza con la richiesta di tre consiglieri, ha creato confusione tra le convocazioni d’urgenza e quelle straordinarie. Detto questo, la prassi amministrativa di questa consiliatura, accettata dalla maggioranza e dall’opposizione, era stata quella di non prevedere la compresenza dei due elementi, ma di consentirne la convocazione d’urgenza in presenza di uno solo, quindi o in casi d’urgenza o con la richiesta di tre consiglieri, mai con la richiesta contemporanea dei tre consiglieri e l’urgenza.
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Ultimo aggiornamento: 17 maggio 2024, 13:21