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La rassegna “Un viaggio tra le pagine” è al suo secondo appuntamento: sabato 18 novembre sarà protagonista il libro di Patrizia Scapin “Le donne dell’alta Maremma” (2023, C&P). Il ciclo di incontri letterari è promosso dal Comune di Scarlino, dalla cooperativa Itinera con il supporto dell’associazione Kore. L’incontro è alle ore 17 nella Biblioteca Mariotti (via Citerni, centro urbano capoluogo) e l’ingresso è libero. A parlare con l’autrice del libro saranno l’assessore alla Cultura, Michele Bianchi e la presidente dell’associazione Kore, Daniela Cecchi.
»L’impegno femminile nel movimento di liberazione nazionale – spiegano gli organizzatori parlando del libro – fu massiccio ma poche donne ne videro riconosciuto il merito a guerra finita. Per molto tempo il loro ruolo è stato etichettato come “contributo” un’espressione che non rende piena giustizia dell’apporto femminile alla Resistenza. Fu invece una partecipazione attiva e ramificata in tutti gli ambiti della lotta, dallo scontro armato, all’approvvigionamento, dall’assistenza sanitaria alla trasmissione di informazioni, al trasporto di armi e munizioni fino all’organizzazione di scioperi contro le restrizioni alimentari, il carovita e il mercato nero. Scapin, in questo lavoro non solo ha realizzato un doveroso resoconto, di cui rimarrà memoria, dell’impegno della donna nel nostro territorio come contributo alla Liberazione, ma ha fatto emergere tutte le modalità attraverso le quali il femminile riesce a manifestarsi e realizzare contributi in ogni ambito della lotta, dell’approvvigionamento, dell’assistenza sanitaria, nella comunicazione, nell’organizzare le ribellioni, tutto caratterizzato da una profonda umanità che solo la donna consapevole della profondità del proprio femminile, può realizzare».
»L’impegno femminile nel movimento di liberazione nazionale – spiegano gli organizzatori parlando del libro – fu massiccio ma poche donne ne videro riconosciuto il merito a guerra finita. Per molto tempo il loro ruolo è stato etichettato come “contributo” un’espressione che non rende piena giustizia dell’apporto femminile alla Resistenza. Fu invece una partecipazione attiva e ramificata in tutti gli ambiti della lotta, dallo scontro armato, all’approvvigionamento, dall’assistenza sanitaria alla trasmissione di informazioni, al trasporto di armi e munizioni fino all’organizzazione di scioperi contro le restrizioni alimentari, il carovita e il mercato nero. Scapin, in questo lavoro non solo ha realizzato un doveroso resoconto, di cui rimarrà memoria, dell’impegno della donna nel nostro territorio come contributo alla Liberazione, ma ha fatto emergere tutte le modalità attraverso le quali il femminile riesce a manifestarsi e realizzare contributi in ogni ambito della lotta, dell’approvvigionamento, dell’assistenza sanitaria, nella comunicazione, nell’organizzare le ribellioni, tutto caratterizzato da una profonda umanità che solo la donna consapevole della profondità del proprio femminile, può realizzare».
Patrizia Scapin, laureata in materie letterarie all’Università di Firenze e consigliera comunale del Comune di Gavorrano, rivolge da sempre la propria ricerca come storica e studiosa nell’ambito del patrimonio artistico e storico della Maremma. Molte sono le pubblicazioni che hanno queste tematiche come punto di partenza. Ha pubblicato per la casa editrice C&P Adver Effigi “Dante Campori e Flavio Agresti. 1943-1944. La resistenza a nord di Grosseto” (2017), “Roccatederighi. Un borgo medievale delle Colline Metallifere tra arte, storia e architettura”, “Storie di cucina e vita a Follonica e dintorni” (2019), nel 2023 esce con il volume, dedicato alla resistenza, “Le donne dell'alta Maremma”.
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Ultimo aggiornamento: 17 novembre 2023, 09:48