Descrizione
Un legame secolare che unisce Scarlino alle castagne o meglio al marrone scarlinese. Una tradizione che affonda radici antiche nel borgo e nelle colline circostanti. Da alcuni mesi Scarlino è ufficialmente entrato a far parte del Bio-distretto Colline della Pia, un passo che rafforza la vocazione bio e sostenibile dell’agricoltura locale, e che mette in rete il territorio con gli altri comuni aderenti.
La castagna, tradizionalmente raccolta e trasformata nelle famiglie scarlinese, viene oggi rilanciata in un’ottica di filiera qualificata, valorizzazione del prodotto locale, e sinergia tra agricoltura, paesaggio e turismo. L’ingresso nel distretto biologico apre opportunità per sostenere i produttori locali, promuovere la castagna come simbolo identitario del territorio e renderla protagonista anche di percorsi rurali, enogastronomici e culturali.
«La tradizione castanicola di Scarlino è parte integrante del nostro patrimonio agricolo e culturale – afferma Giorgio Maestrini, assessore all’agricoltura –. Entrare nel Bio-distretto Colline della Pia significa mettere questa risorsa nel giusto contesto: non solo raccolta e trasformazione, ma valorizzazione, qualità, sostenibilità e apertura verso il turismo rurale. Vogliamo che la castagna di Scarlino sia riconosciuta e apprezzata non solo qui, ma anche fuori dai confini locali».
«L’ingresso di Scarlino nel Bio-distretto Colline della Pia – spiega il presidente Adriano Baiguini – rappresenta un passo importante verso una valorizzazione che coinvolge l’intero territorio. Quando parliamo di valorizzazione non pensiamo solo alle imprese agricole, ma a tutte le componenti economiche e sociali: scuole, associazioni, categorie, volontariato. La visione del Biodistretto è quella di costruire un sistema territoriale coeso, dove la qualità della produzione si intreccia con la qualità della vita, e dove ogni soggetto, dal cittadino all’imprenditore, contribuisce a uno sviluppo sostenibile e condiviso.
Gli obiettivi sono chiari: favorire il dialogo tra le aziende, creare opportunità per i giovani, promuovere nuove attività e mestieri legati alla sostenibilità e all’innovazione, e rafforzare il senso di appartenenza alla comunità locale. Un territorio che si riconosce in questa rete diventa più attrattivo non solo per nuovi investitori, ma anche per chi viene a visitarlo: un visitatore che scopre i nostri prodotti, li apprezza e continua a sceglierli anche una volta tornato a casa».
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Ultimo aggiornamento: 21 ottobre 2025, 12:38