Descrizione
Valorizzare il patrimonio culturale attraverso l’accessibilità: è questa la visione che guida il progetto: “Il borgo che accoglie: Scarlino itinerari accessibili in Maremma”, promosso dall’associazione culturale Fund4art e dalla Cooperativa Mare Laboratorio di innovazione sociale, realizzato con il contributo di Fondazione CR Firenze, Fondazione Claudio Ciai e Cooperativa Mare, in collaborazione con la Fondazione Claudio Ciai, il Comune di Scarlino e l’Unione italiana ciechi – Sezione di Grosseto.
L’obiettivo è rendere il borgo medievale di Scarlino un luogo fruibile anche per persone con disabilità, in particolare per persone cieche, ipovedenti e con disabilità intellettive grazie ad una serie di strumenti ideati per la visita del Borgo. Il progetto nasce dalla lunga esperienza dei partner nel campo dell’accessibilità culturale e dalla volontà di applicare i principi dell’Universal Design, una metodologia che propone percorsi, strumenti e contenuti pensati per essere utilizzati da tutti, senza distinzioni, esaltando il valore dell’esperienza multisensoriale.
Attraverso una rete di strumenti innovativi – tra cui una mappa tattile del borgo, pannelli dotati di QR code disposti lungo gli itinerari, un podcast di ausilio alla visita per persone cieche e una serie di schede semplificate – Scarlino si trasforma in un luogo dove la visita al patrimonio culturale diventa un’esperienza condivisa, autonoma e significativa per chiunque. I contenuti, progettati con la partecipazione diretta di persone con disabilità e validati dall’Uic, sezione di Grosseto, per i contenuti per persone cieche e dall’Associazione Futuro 21, composta da ragazzi e ragazze con sindrome di down per la vidimazione delle schede semplificate, saranno accessibili tramite una piattaforma digitale sviluppata dalla Cooperativa Mare. Questa piattaforma, pensata in modalità mobile-first, non richiede alcuna installazione e sarà raggiungibile da qualsiasi dispositivo, rendendo possibile l’interazione con i luoghi culturali prima, durante e dopo la visita. Tutti i materiali sono fruibili sulla piattaforma https://scarlinoforall.com/
Il progetto si propone non solo come strumento di accesso al patrimonio artistico, ma anche come motore di cambiamento culturale, in linea con i principi della Convenzione di Faro. L’intento è stimolare la partecipazione attiva delle comunità locali nella salvaguardia dei beni materiali e immateriali, valorizzando la diversità culturale e il senso di appartenenza ai luoghi. Coinvolgere attivamente le realtà legate al mondo della disabilità diventa così un passo concreto verso un turismo più consapevole, etico e sostenibile, che contribuisce anche alla destagionalizzazione dei flussi e alla redistribuzione dei benefici economici sul territorio.
La piattaforma digitale su cui saranno caricati i materiali sarà disponibile gratuitamente per i primi due anni, al termine dei quali tutti i contenuti realizzati verranno consegnati al Comune di Scarlino, che potrà decidere se integrarli nei propri canali istituzionali o proseguire la collaborazione con la Cooperativa Mare.
“Il borgo che accoglie” non è solo un progetto di accessibilità: è una visione che mette al centro la persona, la cultura e il territorio, promuovendo un modello di fruizione turistica e culturale in cui nessuno venga escluso. Inoltre i contenuti, pensati in ottica “design for all”, sono adatti alla fruizione per tutti e tutte, raccontando storie, curiosità e leggende legate al Borgo. Un progetto dunque che allarga il concetto di accessibilità alla cultura non solo per le persone con disabilità ma per tutti i cittadini, turisti e curiosi che vogliano scoprire le straordinarie bellezze del Borgo di Scarlino. Il progetto ha recentemente ricevuto anche il plauso e il patrocinio della Fondazione Italia Patria della Bellezza, considerandolo uno tra i più interessanti progetti presentati per l’anno 2025.
DICHIARAZIONI
«Scarlino – dichiara l’assessore al Turismo Silvia Travison – ha sempre creduto in un turismo che metta al centro la persona. Con questo progetto facciamo un passo avanti fondamentale, offrendo percorsi e strumenti che permettano a tutti di vivere il nostro borgo, la sua storia e il suo paesaggio in piena autonomia. L’accessibilità non è solo un tema tecnico, ma una questione di civiltà, e siamo orgogliosi di essere parte attiva di un progetto che unisce innovazione, inclusione e valorizzazione del territorio».
«“Il borgo che accoglie” – dichiara Carlo Vellutini, membro del CdA di Fondazione CR Firenze – è molto più di un progetto di accessibilità: è una visione culturale che mette al centro la persona, l’inclusione e la bellezza dei territori. Rendere fruibile il patrimonio di Scarlino attraverso percorsi e strumenti pensati per tutti – e con tutti – significa valorizzare non solo il borgo, ma anche il senso di comunità. È un modello concreto di turismo sostenibile e consapevole, dove l’accessibilità diventa leva di innovazione e civiltà. Siamo orgogliosi di contribuire a un’iniziativa che trasforma la visita in esperienza, e l’accoglienza in valore condiviso».
«Creare progetti come questo – dichiara Francesca Merz, presidente della Cooperativa Mare Laboratorio di innovazione sociale- consente di mettere luce su due aspetti fondamentali: sensibilizzare rispetto alla necessità di creare strumenti che possano veramente andare incontro alle esigenze di tutti perché le esperienze di visita possano essere stimolanti e appaganti per ciascuno, e in secondo luogo far vedere come, concependo contenuti accessibili, alla fine si creino contenuti adatti a tutti, infatti i contenuti che troverete sulla piattaforma sono adatti anche a turisti, curiosi, cittadini, bambini, famiglie».
«Questo progetto – dichiara Francesco Ciai, presidente della Fondazione Claudio Ciai – rappresenta concretamente la nostra idea di inclusione: realizzare percorsi accessibili significa costruire comunità più giuste. Siamo felici di aver contribuito a rendere Scarlino un esempio di accoglienza e cultura per tutti».
«La nostra associazione, che si occupa dell'inclusione di persone affette da disabilità visiva – dichiara Sioli Sereni, presidente dell’Unione italiana ciechi, sezione di Grosseto – è stata onorata di partecipare alla creazione di un percorso esperienziale ed accessibile promosso dalla cooperativa Mare e curato e voluto dal comune di Scarlino. Siamo felici di constatare la volontà e la sensibilità di tale comune e di tutta la sua composizione, di voler coinvolgere le persone con disabilità sensoriale nella conoscenza del magnifico borgo in tutte le sue opportunità. Grazie a questa importante compartecipazione di artisti dell'accessibilità possiamo sottolineare che, nel nostro territorio, si è deposta la prima pietra del progresso, investire per e nella disabilità vuol dire avere aperto le porte ad un futuro differente. Ognuno deve avere la possibilità di vivere e di condividere completamente e qualitativamente la propria esistenza, nell'esperienza e nella partecipazione».
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Ultimo aggiornamento: 30 maggio 2025, 13:46